
Articolo estratto dall'archivio di migliaia di prove di barche effettuate da Nautica in quasi 50 anni di attività
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mentre il prezzo, se presente, si riferisce al momento della pubblicazione dell'articolo sulla
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Cantieri Posillipo Rizzardi TECHNEMA 87
Sul mercato italiano e mediterraneo, inclusa anche la produzione
inglese e tedesca, visto che gli yacht prodotti in quei paesi sono
spesso di vocazione mediterranea o vengono usati nei nostri mari,
le barche prodotte si presentano in classi compatte e sempre meno
diversificate.
Questa mancanza di fantasia progettuale è originata
soprattutto dalla convinzione dei cantieri, soprattutto i
più deboli, di non rischiare di presentare yacht troppo
avveniristici o lontani dalla tradizione; atteggiamento questo
accettato dai broker e anche dalla clientela meno esperta che,
timorosa di fare scelte sbagliate e di vedere calare la quotazione
degli usati, non osa, se per osare intendiamo lo scegliere
ciò che veramente ci piace e non solo quello che ci
conviene.
Tempo fa ho visitato un Technema 87 e sono rimasto colpito dalla
estrema personalità dell'impostazione di questo yacht che
è interessantissimo, non tanto per la carena o gli interni
ma per la sua impostazione generale.
Lo yacht infatti è di ragguardevoli dimensioni (27,86 m ft)
e appartiene alla categoria dei "wide body", di quegli yacht
quindi che non hanno passavanti sul ponte di coperta e che offrono
un salone a tutta larghezza.
I tradizionalisti obiettano subito che la barca è
svantaggiata in manovra e ciò può essere in parte
vero perché i marinai fanno un poco più fatica a
correre da poppa a prora, ma poiché sugli yacht ci si
assoggetta a compromessi tecnici ben più gravi, mi sento di
sostenere che questa scelta favorisce enormemente la vita di bordo
e la soddisfazione dell'armatore che beneficia di un salone pari a
quello di un 35 metri e più. E poiché è
l'armatore che paga, penso che questo significhi aver raggiunto un
obiettivo importante.
In realtà quella della difficoltà di manovra era la
critica dichiarata che nasconde quella vera: l'armatore medio
ambisce ad avere uno yacht con il passavanti coperto e magari
illuminato, per dare l'impressione della grande nave.
Il Technema 87 dà invece l'impressione della barca sportiva
e vi assicuro che la comodità di scendere verso prua dal
fly, come se camminassimo sul ponte di un grande open, è
impagabile.
Il concetto "a tutta larghezza" mi piace molto ma se tentate di
applicarlo a barche sotto gli 80 piedi fareste un buco nell'acqua:
la barca risulterà alta e poco proporzionata e
relativamente (alla sua lunghezza) pesante; sul mercato italiano
si è già visto qualche cosa di simile e non è
un granché.
Gli americani, che sono tradizionalisti nel senso che non amano
cambiare, ma sono funzionalisti e amano le cose comode e
razionali, hanno da tempo adottato questa formula; in
realtà lo hanno fatto perché necessitano in ampi
volumi interni da condizionare anche a scapito di quelli esterni
che vengono accettati di ridotte dimensioni.
Quindi definirei il Technema 87 un disegno internazionale, non
solo mediterraneo e di grande personalità, con particolari
di grande impatto estetico come le grandi finestre verticali del
salone (vi assicuro che l'effetto in navigazione è
notevole).
Internamente il legno è sovrano, lavorato fra l'altro in
modo notevole e negli interni non si respira affatto aria di
"serie" ma tutto appare fatto su misura per questo yacht:
veramente molto impressionante.
Lo yacht denuncia un allungamento poppiero abbastanza sfacciato ma
esso dopotutto non è così deleterio dal punto di
vista stilistico anzi fa sembrare la poppa più sportiva di
quello che è; peccato solo per i montanti di rinforzo del
fly, probabilmente apposti perché il tender selezionato
dell'armatore è un pò troppo pesante. Per quanto
riguarda la carena l'allungamento aumenta il rapporto lunghezza
larghezza L/B, sempre contenuto in valori comunque medi e simili a
quelli di altre barche della sua classe che sono carene, visto
anche il campo di velocità di utilizzo compresa fra i 20 e
i 30 nodi, al limite fra la condizione di planante e quella di
semiplanante.
Per informazioni: POSILLIPO-RIZZARDI CANTIERI - Via Ammiraglio
Bergamini, 134 - 04017 SAN FELICE CIRCEO (LT) - Tel. e Fax (0773) 547221
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