
Pubblicato su Nautica 533 di settembre 2006

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LE PATOLOGIE ADDOMINALI
Chiunque di noi nella vita si è trovato improvvisamente di
fronte a un quadro di dolore addominale acuto, improvviso, spesso
inspiegabile, col risultato di percepire un senso d'impotenza di
fronte a un evento difficilmente spiegabile. Senso di impotenza tanto
più forte in quanto coinvolge spesso persone come bambini o
anziani non in grado di descrivere con chiarezza i propri sintomi.
È quindi il caso di provare a descrivere, a inquadrare e a
provare di proporre un itinerario diagnostico e talvolta terapeutico
per le principali patologie addominali.
Intendiamo come addome tutto quel vasto spazio compreso sotto la
gabbia toracica, esteso ai fianchi, che termina all'attaccatura delle gambe.
È facilmente intuibile che l'enorme numero degli elementi
compresi in questo spazio rende quanto mai difficoltosa una diagnosi
di "sede", in quanto gli organi spesso si sovrappongono, si
compenetrano, i loro terminali nervosi sono irradiati spesso distanti
da essi; pertanto ogni supposizione deve basarsi sulla capacità
di riconoscere tali segni e di saperli interpretare.
Di più: è necessario saper descrivere tali segni per
eventualmente comunicarli a un medico in grado di "decrittarli" e
consigliare un iter diagnostico e terapeutico funzionale alla bisogna.
È bene, anzi direi determinante, non perdere mai la calma di
fronte a un evento improvviso e apparentemente inspiegabile, tanto
più se coinvolge un nostro caro, un bambino, un anziano, uno
straniero. La nostra calma, associata alla capacità di
riconoscere alcuni segnali, può realmente contribuire a salvare
una vita o quantomeno a indirizzare la terapia nel giusto corso.
Pertanto iniziamo a considerare quali sono gli aspetti da tenere
sempre presente:
- LA STORIA
Considerare se esistono delle patologie preesistenti,
tipo tendenza alla colite, calcoli renali o infezioni urinarie
ricorrenti, operazioni chirurgiche recenti, traumi, patologie
cardiovascolari. Particolare importanza possono rivestire informazioni
sulla dieta o sull'azione di bevande fredde o gasate.
- LA SEDE
Determinante per qualsiasi diagnosi e provvedimento
terapeutico da assumere. È buona norma, con un pizzico di
immaginazione, dividere l'addome in questo modo, immaginandolo come un
grande quadrato diviso in nove parti: tre sopra l'ombelico, tre a
livello dell'ombelico, tre sotto l'ombelico, in modo da poter indicare
il punto di partenza del dolore e la sua eventuale diramazione. Alcune
patologie hanno una localizzazione tipica, come l'appendicite, con
dolore nel quadrante in basso a destra, la gastrite, nel quadrante
superiore centrale e via di seguito.
- L'ASPETTO
Sempre considerando la necessità di acquisire
informazioni più precise, è buona norma osservare sia
l'addome sia il modo che ha il paziente di affrontare il dolore
(atteggiamento antalgico). La presenza di macchie, di gonfiori
localizzati o diffusi, di arrossamenti, di strie rossastre può
indirizzare verso una diagnosi, così come il colorito della
cute, il suo aspetto asciutto o umido possono aiutare. L'atteggiamento
poi del paziente è talvolta patognomonico, come l'assunzione di
una posizione rannicchiata tipo fetale ci fa sospettare una calcolosi
- LA REAZIONE
Non bisogna avere paura di toccare l'addome dolente.
Bisogna capire se il dolore è solo viscerale, quindi la nostra
palpazione non modifica il quadro del dolore, o è più
superficiale, per cui sono interessate anche le strutture di supporto,
ad esempio, nel quadro pericoloso dell'addome acuto la parete
addominale si presenta dura come un piano di legno. A volte il dolore
irradiato si manifesta premendo (leggermente) zone dell'addome diverse
da quelle in cui compare il dolore. Far respirare il malato e premere
nella fase dell'inspirazione ci fa affondare la mano fino a sfiorare
organi molto profondi che si risvegliano sfiorandoli.
- SEGNI ACCESSORI
Trattandosi di un settore del corpo umano che
interessa molti organi è bene considerare che anche molte
funzioni sono coinvolte nelle loro affezioni. Ricordarsi sempre che
l'essere umano è un tutt'uno, non singoli settori non
comunicanti tra loro e difficilmente è presente un dolore
addominale con assenza di altri segni accessori.
Considerare quindi anche funzioni che ci appaiono lontano dall'addome,
come cefalea, nausea, alito, vertigini.
Rilevare sempre la pressione, la temperatura (che aumenta sempre in
tutte le infezioni anche quelle addominali), il polso e il respiro (se
l'addome è gonfio il paziente fatica a respirare).
Segni accessori che interessano più da vicino l'apparato
addominale sono le funzioni urinarie (le urine sono frequenti, torbide
nelle patologie del rene e della vescica) le feci (presenza di diarrea
nelle infezioni intestinali e di stipsi nell'appendicite, feci
giallastre nelle patologie del fegato e della colecisti).
Abbiamo visto come in realtà i segni da considerare sono
moltissimi e di aspetto molteplice, per cui solo una raccolta precisa
di questi dati può consentire di giungere a una soluzione del
quesito del dolore addominale.
È bene concludere questa breve trattazione con un elenco di
farmaci di facile reperibilità che possono essere utili e
sarebbe bene avere sempre a bordo per ogni evenienza.
Concludiamo queste brevi note rammentando l'obiettiva
difficoltà a riconoscere le patologie esaminate e invitando,
pertanto, a contattare immediatamente un medico in caso di comparsa
dei sintomi descritti. La mente fredda è la migliore
collaborazione possibile tra malato e medico.
- FARMACI ANTIDOLORIFICI O ANTISPASTICI
Sono farmaci di uso comune come il Buscopan che è bene avere in
confezioni diverse tipo iniezioni supposte compresse, non sempre un
paziente che vomita può assumere una compressa e non sempre si
è in grado di fare un'iniezione a un paziente che si agita. Un
analgesico come l'Aspirina o il Paracetamolo è indicato nei
casi di bambini con dolori addominali leggeri accompagnati da febbre,
ma bisogna sempre considerarne la pericolosità in caso di
dolori gastrici.
- ANTIBIOTICI
Indispensabili in caso di infezioni di tipo tifoide o urinario o
appendocolare. Sono consigliabili antibiotici a largo spettro come
Ampicilline, Tetracicline, Cefalosporine. Utili anche in questo caso
avere sia compresse che iniezioni per i motivi già esposti sopra.
- ANTIDIARROICI
L'uso è intuitivo. In genere la Loperamide si è
dimostrata molto efficace nel risolvere gran parte delle diarree
frequenti nei viaggiatori, specie se abbinata a un'abbondante
reidratazione a base di acqua minerale, the, succhi di frutta e
specifici sali reidratanti. È bene comunque, durante i viaggi,
assumere solo cibi cotti.
- REGOLATORE DELLA MOTILITÀ INTESTINALE
Non ci sono grazie al cielo solo patologie gravi ma anche forme di
malessere vago, le dispepsie, che sono facilmente controllabili con
farmaci tipo Motilium e Peridon attivi anche contro nausea e vomito.
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