
INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

December 2016 N. 656 Year LV

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PER PROMUOVERE LA NAUTICA ITALIANA
Uniti, con il Salone
Dicembre, mese di bilanci. Non sono ancora disponibili i dati del fatturato, ma il 2016 si annuncia finalmente come l'anno della ripresa. Già il 2015 aveva registrato un +17% sull'esercizio
precedente (dati Ucina) e nel corso di questi ultimi dodici mesi sono stati positivi i report dei dati relativi a leasing, vendite dei fuoribordo e tasso di presenza nei porti, importanti indici dell'andamento
del mercato. Da fare però c'è ancora molto, a cominciare da un serio rilancio del turismo nautico. L'Italia, infatti, che vanta 7.375 chilometri di costa protesa verso il centro del Mediterraneo, grazie a
politiche sbagliate - non vorremmo ricordare ancora una volta l'operato di Monti - e a infrastrutture insufficienti, non riesce ad assumere il ruolo per cui sembra votata, ossia quello di Florida d'Europa,
facendosi surclassare dalle vicine quanto competitive Francia, Spagna e Croazia. Le quali però, possono contare sui rispettivi governi impegnati in serie politiche di sostegno della nautica e del diportismo.
Così mentre, ad esempio, il governo francese ha varato norme per rendere sempre più attraente il paese come destinazione nautica e in Croazia la catena dei 21 Aci marina che punteggiano l'intera costa, è
stata costruita dallo Stato, le istituzioni italiane in questi anni sono rimaste a più o meno guardare.
Il comparto nautico - soprattutto a livello internazionale - al momento può contare sul Salone Nautico di Genova, la principale e fondamentale vetrina, che quest'anno ha visto il ritorno dei cantieri
europei, più visitatori - tra cui 34.000 stranieri - più stampa estera, più vendite, confermandosi al contempo termometro del mercato e catalizzatore della ripartenza. Ma va tutto bene? Non proprio
perché è in scadenza a fine anno la concessione demaniale che assegna le aree a I Saloni Nautici, società organizzatrice di proprietà di Ucina. Ci auguriamo quindi che il rinnovo - non potrebbe essere
altrimenti - sia presto confermato per permettere un piano di lungo respiro che consenta di poter programmare, investire e abbattere i costi (anche quelli degli espositori).
Sarebbe auspicabile anche una valorizzazione del porto di Genova, e a questo proposito abbiamo letto di diverse iniziative, tra cui quella del cantiere genovese Amico & Co. che vorrebbe creare
nel capoluogo ligure un polo come quelli già realizzati a La Ciotat (Francia) e a Barcellona (Spagna) - dove ha potuto contare sulla collaborazione delle amministrazioni locali. Un progetto che, una volta assicurato
al Salone nautico il suddetto rinnovo - nel quale, messe in salvataggio le esigenze espositive, è prevista la cessione a terzi di parte degli spazi per diverse attività imprenditoriali - non possiamo che auspicare
si possa realizzare.
E ancora a proposito del Salone, dopo esserci giunta notizia dello spostamento in avanti delle date del Boatshow di Cannes, ci chiediamo se, pur essendo un impegno un pò più gravoso per gli
imprenditori, non convenga spostarlo all'apertura della stagione, cioé all'inizio di settembre. Tornando così ad essere il primo Salone della Stagione.
Paolo Sonnino Sorisio
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